Emilio Isgrò (Barcellona di Sicilia, – 1937), giornalista, scrittore, teorico e drammaturgo vive e lavora a Milano, dove espone fin dai primi anni sessanta. 

Partito dalla poesia visiva – della quale è uno degli esponenti di maggior spicco – l’artista ha cominciato a produrre le prime Cancellature nel 1964, esponendole in gallerie e musei italiani e stranieri. La cancellazione è il suo segno distintivo che diventa gesto artistico: allo stesso modo la sua pratica rimane in bilico tra l’arte della poesia visiva e quella concettuale, confermando la sua produzione artistica come un unicum nel panorama creativo italiano e internazionale.

Dal 1979 si dedica alla realizzazione di grandi installazioni mentre le ”cancellature” assumono la veste di affermazioni di nuovi significati.
Tutto il suo lavoro è sperimentazione giocata su vari piani: il significato della parola, i suoni dei sintagmi, la collocazione della parola all’interno della frase e l’effetto visivo della distribuzione della scrittura nello spazio sono i caratteri distintivi della poetica dell’opera di Emilio Isgrò fino ad oggi.