(Mantova, 1912 – Roma, 1995)
Tra il 1925 ed il 1933 si stabilisce a Venezia. Esordisce nel 1942/43 alla Biennale di Venezia e si trasferisce a Roma dove entra subito nel vivo delle polemiche artistiche: la sua attività artistica si lega strettamente all’impegno sociale e politico. Nel ’47 partecipa alla redazione del manifesto del formalismo “Forma 1” con Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Perilli e Sanfilippo. Nel 1961 partecipa alla Quadriennale di Roma vincendo il premio della Presidenza del Consiglio ed è convocato per la prima rassegna celebrativa dedicata a “Forma 1”.
Negli anni settanta la sua attività espositiva si intensifica: nel ’72 ha una sala personale alla Biennale di Venezia, e vi ritorna nel 1993 ospitato nella sezione intitolata Opera Italiana.
Gli ultimi anni segnano un grande interesse critico verso la sua opera: tra le numerose esposizioni ricordiamo la mostra antologica presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma.