Abbiamo dedicato tutta la stagione alla ricorrenza dei cinquant’anni dalla nascita della galleria. Queste tre mostre, allestite in contemporanea nelle tre diverse sedi genovesi rappresentano, in maniera differente tra loro, quella che è l’anima de Il Vicolo.
Con Alf Gaudenzi si vuole rendere omaggio ad un artista, che è stato anche fondatore della galleria, dalla sua adesione al Futurismo fino alle tempere astratte degli anni 70.
Mario Chianese ci riporta al mondo dell’incisione, che è stato il punto di partenza della galleria nel 1967. L’intento è quello di far conoscere, come nella mostra precedente di Gagliardo, artisti che hanno fatto dell’acquaforte parte fondante del loro lavoro di grande qualità.
Con Marcello Chiarenza, scultore, scenografo e regista del suo teatro di strada, si vuole ribadire quella caratteristica del Vicolo di uscire dagli schemi più consueti di una galleria d’arte per toccare mondi vicini come quello del teatro e dell’illustrazione.
Per tutte e tre le esposizioni, un viaggo in un mondo poetico che, seppur nella differenza di espressione, è aderente a quello spirito che contraddistingue da sempre il Vicolo.